lunedì 31 marzo 2014

DOMENICA BESTIALE: PER UN PISTOLERO CHE SALE, UN PRINCIPE CHE SCENDE



Eccoci dunque al lunedì, dopo una domenica che in giro per l'Europa ha fatto storia e segnato forse il punto di svolta per diverse squadre.

Come sempre, analizzerò tre incontri particolarmente interessante per le sue statistiche.
Tre campionati diversi, con lotte per il titolo quasi agli antipodi. Vediamo perché… 

LIVERPOOL-TOTTENHAM 4-0
La squadra di Brendan Rogers demolisce i londinesi, in un modo che replica la "manita" rifilata a White Hart Lane all'andata.

Con questa vittoria i Reds si issano al primo posto della Premier League, +2 su un Chelsea uscito a mani vuote dalla sfida col Crystal Palace (prima sconfitta nella carriera di Mourinho contro una neo promossa).

I numeri parlano di una formazione in grande forma: con questa vittoria fanno 13 risultati utili consecutivi e 8 successi di fila. Il pistolero Luis Suarez ha contribuito segnando il gol del 2-0: una rete che porta il suo bottino stagionale a quota 29 (senza il contributo di alcuna segnatura dal dischetto) e lo consacra come migliore marcatore Reds in una sola annata calcistica: superato Robbie Fowler, il cui primato reggeva da 18 anni. 
Sono invece 24 gli anni passati dall'ultimo titolo di Premier del Liverpool: a sei giornate dalla fine, e con due scontri diretti da giocarsi in casa (contro Chelsea e Manchester City), l'impresa sembra sempre più possibile.

Per quanto riguarda il Tottenham, consiglio lezioni di tiro al bersaglio: nell'incontro contro il Liverpool, le statistiche sono state esattamente le stesse degli avversari (10 conclusioni a rete per parte, 4 nello specchio e 6 fuori). Peccato che il Liverpool abbia messo a segno un poker, mentre gli Hot Spurs siano rimasti a secco.


NAPOLI-JUVENTUS 2-0
Alla fine è successo. La regina del campionato italiano è caduta. 
Calma, la Roma resta a -11 (con una gara in meno) e non sembra poter riaccendere la fiamma della rimonta, ma resta il fatto che i bianconeri hanno subito una forte battuta d'arresto. Già da alcune partite la squadra mostrava segni di stanchezza, ma era sempre riuscita a coprire tutto in un modo o nell'altro: ieri sera, al San Paolo, c'è stato poco da fare.

Seconda sconfitta stagionale per o bianconeri, chiusa la striscia di risultati utili consecutivi (22) e  quella di incontri con gol (43). La mancanza di Tevez, autore di 3 gol nelle 2 precedenti partite (Catania-Juventus 0-1e Juventus-Parma 2-1) si è sentita: eccome.

Il Napoli invece riesce a fermare lo schiacciasassi bianconero, e si conferma bestia nera dei bi-campioni d'Italia: la banda di Conte non è mai riuscita a battere i partenopei fra le loro mura, e l'ultima vittoria della Juventus al San Paolo risale a quasi 14 anni fa (30 settembre 2000, Napoli-Juventus 1-2).
Una piccola macchia sul cammino di una squadra che in Italia sta segnando un'epoca.


MONACO-EVIAN 0-1
La squadra del principato cade nel derby, e vede il PSG allontanarsi a +13. Adesso, forse, la preoccupazione maggiore sarà tenersi stretto il secondo posto: il Lilla dista solo 6 lunghezze.

Doveva essere l'anti-PSG, la neo promossa rivelazione. Per lunghi tratti del campionato il Monaco lo è stato, fino almeno al pari nella gara di ritorno contro i parigini. Da allora, però, la Ligue One si è diretta sempre più decisamente verso la capitale francese. 
Grazie a quel pari, la squadra di Ranieri si era mantenuta a -5 da Ibra e co., un distacco tutto sommato recuperabile. Nelle 7 gare successive, però, sono arrivate 2 sconfitte e 1 pareggio: 8 punti persi fra Saint-Etienne, Lilla e appunto Evian. Tutti puntualmente raccolti dal PSG, che invece ha infilato 7 vittorie consecutive: killer instinct più che attivo, quindi, per gli uomini di Blanc.

L'Evian si dimostra ammazza grandi: dopo il 2-0 rifilato al Paris Saint Germain lo scorso 4 dicembre, raccoglie un altro scalpo illustre. Ma ciò che più conta è aver aumentato a 5 il vantaggio sul Valenciennes penultimo: si avvicina l'obiettivo salvezza.

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