domenica 16 marzo 2014

INDAGINE SU UN ALLENATORE AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO




SCARICABARILE.

Non ci potrebbe essere termine più adatto per definire le parole dell'allenatore rossonero Clarence Seedorf alle porte del delicato match contro un Parma in grande condizione.

Ok, non credo che i tifosi del Milan si aspettassero un miracolo calcistico quando l'olandese è arrivato in panchina. Massimiliano Allegri aveva lasciato il Milan 11° in classifica a quota 22 punti (-30 dalla capolista Juventus!), e a leccarsi le ferite dopo la clamorosa sconfitta in casa del Sassuolo per 4-3.
Con dei risultati così, verrebbe da pensare, per citare una celebre canzone di Daniele Silvestri, "più giù di così, non si poteva andare".

Ma può questo forse voler dire che Seedorf goda di uno status di immunità, e che fino alla fine di questa stagione sia al di sopra di critiche e risultati da raggiungere?


PASSAGGIO DI CONSEGNE: COSA E' CAMBIATO

Cosa ci dicono i numeri di questo primo scorcio di Milan targato Seedorf?

COPPA ITALIA: Alla seconda uscita in panchina, il buon Clarence ha dovuto subito masticare amaro: 0-1 contro l'Udinese, ed eliminazione agli ottavi della coppa nazionale.
Per il terzo anno di fila, bianconero che si conferma dunque indigesto: è stata la Juventus di Conte, per due volte, l'altra squadra a interrompere il cammino del Milan in questa competizione.
Valutazione? Questo Milan poteva e doveva andare più in là.

CHAMPIONS LEAGUE: Poco da dire, il "professore" si è trovato a dover fronteggiare il miglior Atletico Madrid degli ultimi anni. Tanto impegno e ottima prestazione del suo Milan nella gara d'andata, ma alla fine dei conti sono Diego Costa e co. a passare il turno.
Valutazione? La qualificazione sarebbe stata una mezza impresa. Ai tifosi rimane l'amaro in bocca per le occasioni non sfruttate in casa, che avrebbero potuto scrivere un'altra storia.

CAMPIONATO: il Milan ha raccolto 13 punti in 8 gare, che vuol dire una media punti pari a 1,625.
In questo, Allegri è battuto: l'allenatore toscano si era fermato a quota 1,15.
Peccato che, allora come ora, la posizione in classifica sia sempre la stessa: 11°.


PRESA DI COSCIENZA

Seedorf ha ammesso che la situazione è complicata, ma ha anche allontanato da lui le cause di questa crisi: "Io non sono il responsabile della situazione,  sono qui per finire la stagione al meglio, ma soprattutto per iniziare a pensare al futuro".

Bene, la programmazione è vitale, soprattutto per una squadra che l'anno prossimo dovrà rifarsi di tante sberle prese quest'anno. Ma al presente, intanto, chi ci pensa?





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