giovedì 20 marzo 2014

TORNEISSIMO!: COPPA ITALIA


Per la rubrica "Torneissimo" oggi guardiamo alla "sorella minore" della Serie A, analizzata settimana scorsa:

LA COPPA ITALIA

DIVIDE ET IMPERA: LA NASCITA

La Coppa Italia, oggi chiamata TIM CUP per motivi di sponsor, ha origini travagliate e raccoglie diverse morti e resurrezioni nella propria storia, vivendo vicende che i sceneggiatori di Beautiful si sognano.

Il primo singhiozzo di vita la competizione l'ha dato nel 1921, periodo storico di grandissime turbolenze per il calcio. Le grandi del nostro paese sono in rotta di collisione con la FIGC, per via di alcune discussioni sulla struttura del campionato. Per questo motivi si arriva alla separazione di questi club e alla creazione di un campionato-ombra, la Confederazione Calcistica Italian (CCI).

Ritrovatisi con un torneo svalutato e orfani delle migliori formazioni del paese, la Federazione decise di creare la novità di un torneo parallelo, con turni ad eliminazione diretta. Ma la forma conta poco, se manca la sostanza. Al gran ballo della Coppa partecipavano squadre dallo scarso appeal (la fine fu tutta un programma, con il Vado vittorioso sull'Udinese, due squadre che non calcheranno più il palcoscenico della finale).
L'interesse non raggiunse mai livelli sufficienti ad una riconferma, e così nella riconciliazione dello scisma calcistico, avvenuta nel 1922, la Coppa Italia viene messa da parte: R.I.P. parte prima.

A VOLTE (MOLTE) RITORNANO

Dalla stagione 1926-1927 comincia il tira e molla che porterà la competizione ad essere reinserita (e cancellata) altre 3 volte. A mettergli i bastoni fra le ruote c'è stata pure un Guerra Mondiale, del resto.

La storia post-bellica del torneo comincia nel 1958, con la Lazio capace di superare in finale la Fiorentina. La competizione venne riportata in vita nell'attesa fremente dell'arrivo di una nuova coppa europea (l'adesso a volte rimpianta Coppa delle Coppe).
Quell'edizione però si distinse anche per un'altra particolarità: con i Mondiali di Svezia alle porte, si anticipò di 3 settimane lo svolgersi del campionato '58-'59. Peccato che la Nazionale non si qualificò, e si pensò bene di riempire il vuoto lasciato dal fallimento azzurro anticipando l'edizione successiva della Coppa Italia.
Risultato? Il torneo di Coppa iniziò ancor prima che l'edizione precendente si fosse conclusa: neanche il più bravo scrittore di fantascienza avrebbe potuto pensare ad uno sviluppo simile.

I DOMINI DI COPPA

La Coppa Italia è stata scenario di vere e proprie favole del calcio (abbiamo già detto del Vado, ma ci sono state altre formazioni in grado di portare a casa l'ambito trofeo vestendo l'abito della Cenerentola: Vicenza, Venezia e Atalanta fra tutte). Ma è stata anche terreno di conquista e dominio da parte di alcune squadre.
Così gli anni 80' furono periodo di saccheggio per Roma e Sampdoria, capaci di raccogliere rispettivamente un poker e un tris di successi.
Gli anni 2000 hanno visto la doppietta della Lazio, oltre che alla sfida infinita fra Roma e Inter: 5 finali, di cui 4 di fila, hanno creato una storyline fra i due club che neanche i migliori….vabbè, avete capito ormai la solfa.

IL TROFEO E I RICONOSCIMENTI

I due simboli della competizione sono storicamente la coppa e la coccarda celebrativa che addobba le maglie dei fieri vincitori.
La prima, quella vinta dal Vado, andò distrutta durante il ventennio fascista. Nel 1960 arrivò il modello che ne rappresentò il successore: le sapienti menti di un azienda specializzata milanese partorirono un trofeo in oro puro, del valore di 2 milioni e mezzo di lire.
In quanto alla coccarda, occorre precisare che questa fu introdotta solo nell'annata 1958-1959, la famosa stagione dei "tornei sovrapposti". 
Prima della Seconda Guerra Mondiale, sulla maglie dei vincitori veniva apposta la croce sabauda affiancata dal fascio littorio.

I PAZZI NUMERI DELLA COPPA ITALIA

Ci potrebbero essere tante statistiche e dati chiave da potervi proporre (tra tutti, le mille e una modifiche che la struttura del torneo ha subito: ma vi voglio bene, e ve le risparmio). Qui sotto ho raccolto quelle che mi sembrano più significative.


DERBY D'TALIA, UNICHE DI COPPA
Nella storia della competizione per tre volte la finale è stata una quesitone di famiglia: nel 1938 la Juve trionfò sul Torino; nel 1977 fu la volta del Milan vittorioso sull'Inter; quindi la "stracittadina della capitale", Lazio-Roma, con i biancocelesti ad avere la meglio nell'edizione 2012-2013.

PODIO DEI VINCITORI
-Juventus: 9 
-Roma: 8
-Inter.7

SENZA FINE
Finale più frequente:  Inter-Roma, 5 volte

RECORDMAN
-Alessandro Altobelli, maggior numero di gol segnati: 56
-Roberto Mancini, maggior numero di presenze (120) e di trofei vinti (6: 4 con la Sampdoria e 2 con la Lazio).

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