sabato 15 marzo 2014

THEO WALCOTT: RECORDMAN IN ATTESA DELLA CONSACRAZIONE MONDIALE




Cari lettori, oggi la Pillola del giorno festeggia con un giorno di anticipo il compleanno di uno dei giocatori più talentuosi nel panorame europeo: Theo Walcott.

L'ala offensiva inglese, nata il 16 marzo 1989 a Londra, compirà domani 25 anni. Un quarto di secolo, un buon momento per valutare la crescita del ragazzo e il cammino fin qui percorso.

RAGAZZO PRODIGIO

Stando ad una classifica stilata nel 2013, Walcott risulta essere uno dei calciatori più veloci al mondo (quinto con 32,7km/h; in testa troviamo Antonio Valencia con 35,1km(h).
Non sorprende quindi che la stellina inglese sia stata capace di bruciare le tappe, ed imporsi al grande calcio in tempi lampo.
Fin da quando era poco più di un teenager, Walcott si fa notare: prima nel Newbury e nello Swindon Town (squadra finita sotto i riflettori in Italia per essere stata la prima tappa di Paolo di Canio nella sua carriera da allenatore), poi nel Southampton.

 Qui, dalla stagione 2004-2005, comincia a collezionare risultati (trascina la squadra alla finale di FA Youth Cup contro l'Ipswich) e record: giocatore più giovane a giocare nelle riserve della formazione di Hampshire (a 15 anni e 175 giorni); giocatore più giovane a debuttare con il Southampton in Premiership (16 anni e 143 giorni). 

Non male, per il buon Walcott.

ARSENAL: THEO TRA I GRANDI

Con la squadra di Arséne Wenger per Walcott arriva la definitiva promozione nella top class del calcio mondiale. E, tanto per non perdere il vizio, anche nel suo anno di debutto coi Gunners raccoglie nuovi record: il debutto in Champions contro la Dinamo Zagabria gli vale il primato come giocatore (indovinate?) più giovane a calcare il palcoscenico europeo del pallone (titolo che prima apparteneva a Cesc Fàbregas e che gli verrà tolto successivamente da Jack Wilshere: tutti e tre giocatori dell'Arsenal, il che la dice lunga sulla politica portata avanti da Wenger).
Non prima, però, di aver lasciato il suo marchio con i "Tre Leoni": il 30 maggio del medesimo anno esordisce con la nazionale nel match contro l'Ungheria, divenendo il giocatore "meno vecchio" (scusate, non ce la faccio a ripetere ancora la stessa definizione) ad indossare la casacca inglese.

Da quel 2006, Theo ha raccolto 281 presenze e messo a segno 69 reti: una media di 1 gol ogni 4 incontri.

Attualmente, Theo Walcott starebbe giocando la sua ottava stagione con la squadra del nord di Londra. 
Starebbe appunto, perché un brutto infortunio rimediato nei quarti di FA Cup contro gli arcirivali del Tottenham lo ha allontanato dai terreni di gioco, che non vedrà per almeno sei mesi.
Risultato? Stagione finita e ciao ciao mondiale in Brasile.

Ed è qui che vi volevo: Theo Walcott è un giocatore che ha avuto una crescita esponenziale, ai limiti del vertiginoso, ha raggiunto in fretta la Premier League e la nazionale. Eppure….

TABU' MONDIALE

….Eppure Walcott deve ancora sfatare un suo personale record negativo: tre edizioni dei mondiali di calcio si sono disputate da quando è entrato nel giro della nazionale, ma la casella  "match giocati nel torneo" segna ancora mestamente quota 0. 
Nel 2006 la convocazione arrivò, ma Hodgson tenne il giovar rampante fisso in panca, anche quando si infortunò Michael Owen; Sudafrica 2010 vide Fabio Capello escluderlo dalla lista, e ora ci si mette di mezzo un crociato da riparare.

Di tempo Walcott ne ha, anche se per i Mondiali in Russia del 2018, a 29 anni, non sarà più tanto giovane. 

Intanto, che si goda il suo quarto di secolo: Happy Birthday Theo!

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